La solidarietà secondo Maurizio Villari, presidente della associazione  UNITALSI a Locri

 

Maurizio Villari «Chi prende il treno dell’UNITALSI non scende più»

Per la prima volta dopo undici anni, a causa dell’emergenza sanitaria, è saltato il tradizionale campo estivo per i diversamente abili che si teneva a fine luglio all’oratorio parrocchiale, organizzato dalla sottosezione di Locri dell’Unitalsi. Maurizio Villari, presidente dell’Unitalsi, lo ha comunicato con grande rammarico: «Quest’ anno non ci saranno le magliette rosse in giro per il paese, ci mancherà l’organizzazione e le varie attività, le mattinate al mare con i tuffi, i gavettoni e gli interminabili bagni. Ci mancheranno la messa conclusiva, la visita del nostro vescovo Oliva, ma soprattutto ci mancheranno gli amici e gli sguardi ricchi d’amore, che solo loro sanno donare. Quanto accaduto ha bloccato le nostre attività, ma non il nostro entusiasmo: siamo già pronti a ripartire con nuove esperienze, appena sarà possibile».

Lo spirito di Maurizio Villari, nonostante questo blocco forzato delle attività, è ancora più rafforzato. Per lui solidarietà significa «aiutare gli altri nei momenti di difficoltà, senza aspettarsi nulla in cambio. Dare la propria disponibilità, non solo se si ha del tempo, ma sempre e comunque». Un dare agli altri sempre «non solo nei momenti liberi – ci tiene a precisare -, ma anche le ore che potrebbero togliere tempo alla nostra vita quotidiana».

L’impegno di Maurizio Villari parte da lontano: «Ho iniziato all’età di 14 anni – ricorda -, la scintilla è scoccata durante il mio primo viaggio a Lourdes, con il treno bianco dell’Unitalsi invitato da un mio carissimo amico, da quel momento non ho più lasciato l’associazione. Dopo i primi anni passati da socio semplice ho sempre fatto parte attiva dell’associazione con vari incarichi all’interno del consiglio, fino ad essere presidente della sottosezione di Locri dal novembre 2010 fino ad oggi». Un rapporto che si è consolidato in tutti questi anni e che per Maurizio Villari significano esperienze, persone e situazioni difficili da dimenticare e che quest’anno, purtroppo, non si è concretizzato. «In più di 30 anni di vita associativa – continua il presidente dell’Unitalsi di Locri - le esperienze sono state tante anche in diversi momenti della vita personale. Ogni viaggio a Lourdes come barelliere dell’associazione e ogni attività che si va a svolgere ha il suo momento particolare. La gioia più bella e incontrare gli amici in difficoltà, poter fare quello che per noi normodotati è normale, come andare su una giostra, fare un giro in barca o poter salire sull’autoscala dei vigili del fuoco. Alla fine della loro breve esperienza alle volte non finiscono di ringraziarti altre volte ti abbracciano in un silenzio carico di sentimenti».

Gli oltre trent’anni passati con l’Unitalsi sono stati per Maurizio Villari un’esperienza che «mi ha arricchito come persona, ma soprattutto mi ha insegnato a guardare alla vita in maniera positiva. In tanti anni di volontariato non ho mai visto o sentito un amico in difficoltà lamentarsi e questo deve far riflettere tutti. Vi invito quindi a salire su quel treno, almeno una volta nella vita, con la certezza che nessuno “torna a casa uguale a prima di partire”. Non bisogna avere paura di donarsi agli altri, perché quando noi ci doniamo all’altro è un ricevere, in modo particolare verso chi è stato meno fortunato di noi».

 

Incremento delle pensioni: circolare applicativa di INPS

Dopo le analisi del caso INPS ha oggi emanato la circolare (n. 107) applicativa su quanto disposto dalla Sentenza della Corte Costituzionale 152/2020 e dal decreto legge “agosto” (decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, articolo 15) che prevedono una maggiorazione economica fino a 651,51 euro per tredici mensilità ai titolari di pensione di inabilità (invalidi civili totali, ciechi civili assoluti e sordi) o di pensione di inabilità di cui alla legge n. 222/1984, già prima del compimento del sessantesimo anno di età e dopo i diciotto anni, sempre che siano rispettati precisi limiti reddituali.

Come ottengo la maggiorazione?

L’aspetto più rilevante riguarda l’accesso all’aumento.

Per gli invalidi civili totali, ciechi civili assoluti e sordi che ne abbiano diritto l’aumento viene riconosciuto d’ufficio da INPS sulla base, evidentemente, della documentazione disponibile. Non devono presentare alcuna domanda.

I titolari di pensione di inabilità (previdenziale) di cui alla legge n. 222/1984 devono invece presentare domanda.

Detto questo veniamo alla circolare INPS n. 107/2020. I contenuti sono quelli già dettagliatamente previsti da questo sito, con tutti gli aspetti di novità e di criticità che sono già stati illustrati ed espressi.

L’intervento applicativo era sostanzialmente già segnato poiché la Sentenza 152 e il Legislatore hanno di fatto esteso benefici già previsti per gli invalidi (ciechi, sordi, pensionati “previdenziali”) con più di 60 anni, ma meno di 65. E tali aspetti sono già rodati sotto il profilo amministrativo.
Va apprezzata la discontinuità che invece riguarda l'erogazione dell’incremento, su cui INPS prevede, almeno per le provvidenze assistenziali, la concessione d’ufficio anche in assenza di domanda.

Iniziwtiva http://www.telemia.it/2017/08/locri-rc-aida-onlus-unitalsi-unipromos-ricordano-bartolo-furfaro/